
EXEGI MONUMENTUM
di
Gabriele Guidi
SCHEDA LIBRO
Svelare il nome del personaggio a cui è dedicato il libro in preparazione è impossibile: non esistono elementi certi per affermare che si sia chiamato davvero in un modo, piuttosto che in un altro. Neppure l’unica biografia esistente, datata 1987, è stata in grado di stabilirlo con certezza… eppure è stata scritta mentre era ancora vivo. Sono serviti molti anni anche a noi per riscostruire i mille volti della versione più attendibile di questo “Arsenio Lupin”, non generato dalla penna di Maurice Leblanc ma nato in terra croata alla fine del ’800.
La sua figura è circondata da un mistero incredibile. Collezionista, mercante, pittore, restauratore, falsario e ladro di opere d’arte. Probabilmente anche una spia, di sicuro amico di Hermann Göring, di Josip Broz Tito ed accreditato nei circoli più esclusivi d’Europa. Forse è stato tutto questo assieme. Certamente un impostore, ma dall’intelligenza straordinaria, capace di imperversare per gran parte del XX secolo, dal Vecchio Continente al Sudamerica, passando per Tangeri, fino a tornare alla sua terra d’origine. Una risposta definitiva sulla sua storia sarà forse possibile solo quando l’UDBA aprirà i suoi archivi segreti. Ad oggi, l’unica certezza sono le gesta che ha compiuto; ne sono consapevoli governi ed istituzioni culturali di mezzo mondo che, spesso a distanza di molto tempo, hanno scoperto di appartenere all’elenco delle sue “vittime”. La sua esistenza è riassunta in una citazione di Ovidio che compare sulla prima pagina del catalogo nel museo a lui dedicato: “Exegi Monumentum” (“Ho eretto un monumento“).